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storie di storia

Raccoglie biografie familiari inviate all’Archivio di Stato di Udine da persone che, dopo un lavoro di ricerca di fonti e testimonianze, hanno scritto la propria storia. Le biografie di famiglie emigrate in Sudamerica o in altri paesi sono state raccolte nell’ambito dell’iniziativa “Archivi della Memoria – biglietto di andata e ritorno”, pubblicata nel 2002 sul sito internet dell’Istituto.
Altre biografie familiari sono pervenute da ricercatori e appassionati di storia che hanno voluto far conoscere i primi risultati del loro percorso di memoria.

"È vietata la riproduzione del testo o il suo utilizzo a qualunque scopo. Tutti i diritti sono riservati all’Archivio di Stato di Udine e all’autore."

da Vincenzo D'Este di Udine (Italia) NEW
Una genealogia di imprenditori 
“…D’altronde industria e genealogia si incrociano, l’andamento della prima dipende dalla seconda. E quando ad un dato momento, vengono a mancare eredi in età di lavoro, tutto inizia a decadere…” da Paolo Pellarini di San Daniele del Friuli (Italia) NEW
Radici 
“… immaginiamo un possibile incontro tra Enrico e Pio in occasione del mercato mensile nel foro Boario …” da Ivonne Pastore Zenarola di Udine (Italia) NEW
“… flash su mia madre Ines Colmano …” da Roberto Bulfone di Udine (Italia) NEW
“… flash sul bisnonno Dolso Alessandro …” da Carla Forabosco, moglie di Roberto Bulfone di Udine (Italia) NEW
“… flash su mio padre Mario Forabosco …” da Nelson Spano (Brasile) NEW
“… flash sul bisnonno Luis Del Piccolo …” da Ruben Almada Meroi di Buenos Aires (Argentina) NEW
Genealogia Meroi en la Argentina
“… secondo il passaporto, Luigi Meroi nacque a Buttrio il 20 maggio 1866, figlio di Valentino Meroi e Paola Croatto …” da Valdina Lauzzana di Carpeneto di Pozzuoli (Italia) NEW
Un espresso al "Caffè Roma" di Buenos Aires 
“…si decise di partire per raggiungere il "Sogno Americano": lavoro, soldi, vita agiata…” da Alberto Astrada Lepore di New York (Stati Uniti)
Don Buenaventura Lepore 
“…così suo padre don Giovanni Lepore prese una ponderata decisone: emigrare con moglie i figli in Argentina, a Colonia Caroya, a 50 chilometri da Cordoba. Bonaventura, o Ventura come lo chiamavano i suoi, aveva 5 anni…” da Luisa Emila Trangoni di Buenos Aires (Argentina)
Historias de vida. Luigi Trangoni – Giudita Driussi y sus descendientes
“… questa storia comincia quando una coppia di emigranti italiani partirono il 2 gennaio 1885 per l’Argentina…”

da Zulema Beatrice Nobile di Villa Maria (Cordoba)
La nonna Gringa
“… con questo libretto desidero rendere il mio umile omaggio a una donna di valore, Maria Cassetti, nata a Martignacco il 25 dicembre 1862…”

da Analia Scarel di Reconquista (Santa Fe)
Mis nonos gringos
“… questa piccola storia di famiglia è dedicata al piccolo Federico che nascerà tra due mesi, ai miei fratelli, ai miei vecchi, al nipotino … e ai loro sogni perduti …”

da Javier Luis Delbon Nardin di Avellaneda (Santa Fe)
Storia della famiglia di Antonio Nardin di Russiz (Capriva)
“…Amici: questa è la storia della famiglia di Antonio Nardin, venuta in Argentina nel 1878/79…”

da Juliana Vasconcellos Mendes di Perth (Australia)
I Tinos, una famiglia friulana
“…tutti dicevano che la bisnonna Marcellina era austriaca di Vienna. Mi intrigava questa storia. Come poteva essere austriaca e parlare in friulano?…”

da Aldo Coccolo di Udine (Italia)
Appunti per un album di famiglia
“… io discendo dai Bandulins e la ricerca dei documenti sul gruppo originario mi ha portato al matrimonio di Pietro Coccolo con Bellina Caternia di Sammardenchia avvenuto nel 1877..”

da Paola e Laura Morandini di Udine (Italia)
Lettera dal padre
“…del mio paese, San Giorgio di Nogaro, ricordo con particolare emozione, le “corti”: una “corte” era il cortile comune a tante abitazioni: all’imbrunire tutti accendevano il focolare per la polenta…”

da Ugo e Eleonora Mattiuzzo di Udine (Italia)
I miei ricordi
“…in seguito alla ritirata di Caporetto nell’ottobre 1917 i miei familiari che risiedevano a Paderno in un casello della ferrovia Udine – Maiano, assegnato a mio padre quale assistente delle FFSS, furono obbligati ad abbandonare la casa..”

da Giovanni Mattiuzzo di Florida (Argentina)
Il tascapane
“… il Tascapane per me è l’oggetto che assieme alla piastrina appesa al collo con uno spago o cucita nel fodero della giacca ha accompagnato tutti quei soldati che sono ritornati dalla trincea e anche quelli che non lo hanno potuto fare...”